Autoproduzione, cibo sano, sostenibilità ambientale, partecipazione, aggregazione, lotta al carovita. Il Forno popolare vede la luce, e le sue prime fiamme, il 14 Settembre 2013 grazie all’iniziativa del Collettivo di Casetta Rossa e del Collettivo P.A.N.E. Fin dall’inizio dell’attività, intorno al Forno si costituisce spontaneamente un gruppo di panificatori e cittadini che lo gestisce in collaborazione con Casetta Rossa. L’idea di auto-produrre il pane nasce dalla volontà di riscoprire e preservare il concetto di sostenibilità alimentare e di filiera corta.
Dal bisogno di riappropriarsi dei saperi che fino a pochi decenni or sono erano alla base della nostra alimentazione. Che oggi purtroppo abbiamo quasi completamente delegato all’industria alimentare e alla grande distribuzione. Così non solo abbiamo perso la qualità e il controllo del cibo che mangiamo, abbiamo anche dimenticato il piacere della sua preparazione. La sua capacità di avvicinare le persone, di portarle a condividere. A tutte queste pratiche virtuose Casetta Rossa si è sempre ispirata. A partire dalle materie prime utilizzate nella sua ormai nota cucina, acquistate direttamente dai produttori locali; appoggiando la creazione di un Gruppo di Acquisto Solidale; promuovendo laboratori e iniziative; connettendosi alla realtà degli Orti Urbani.
Il pane è un bene simbolico che tesse relazioni, e rappresenta un legame indissolubile con la terra. Attraverso la sua storia fonda una “democrazia reale” che unisce le persone del mondo, nella più che legittima lotta in difesa della Sovranità Alimentare dei popoli.
Nel Gruppo Forno sono transitate persone di ogni genere e provenienza. Esperti panificatori, architetti e ingegneri, disoccupati e impiegati statali, studenti e professori, geologi, artisti, musicisti, scrittori, casalinghe. Romani, abruzzesi, svizzeri, campani, marchigiani, libanesi, sudamericani, umbri, pugliesi, calabresi. Ognuno ha lasciato del suo. E ognuno, purché lo voglia, potrà ancora contribuire a tenere acceso questo fuoco. Il Forno è stato interamente dipinto a mano dall’artista Spentriu, ideando e dipingendo una vera e propria opera d’arte